Data driven decision: Intervento di Paolo Vigevano al Forum PA 2015

Martedì, 26 Maggio 2015

Il tema dell’innovazione per migliorare la qualità dei processi decisionali è centrale, in un periodo segnato dalla crisi economica: in Italia c’è una struttura produttiva che potrebbe trarre grande giovamento da questa maggiore fluidità di flussi e di dati.

Si tratta di un enorme patrimonio informativo da mettere a sistema: è una questione che riguarda non solo la PA ma anche le imprese e i cittadini.
Disponibilità di dati di qualità

In un paese come il nostro dove la frammentazione della conoscenza, la costruzione di steccati, la conservazione del dato ha sempre fatto premio sulla sua condivisione, la questione cruciale è semplificare il modo in cui conoscere, reperire ed interpretare i dati di cui si ha bisogno.

Le barriere immotivate alla condivisione delle informazioni, l’assenza di interoperabilità tra molteplici banche dati esistenti e l’opacità del loro contenuto,  finiscono per tradursi sempre in difficoltà, spese, rallentamenti e fastidi per il decisore a qualsiasi livello (sia esso amministratore pubblico, locale o centrale, o impresa privata).  E non favoriscono, quindi, in fin dei conti, lo sviluppo della società e dell’economia.

Dalla mia esperienza nel settore energetico, è evidente la necessità di creare delle infrastrutture che permettano azioni sistemiche: mi riferisco cioè sistemi che consentano la formazione di base dati  nell’ambito della esecuzione di specifici processi di condivisione delle informazioni tra più soggetti, a garanzia di qualità,  certezza e interoperabilità del dato.

Solo in questo modo, infatti, si crea un moltiplicatore di valore per le azioni locali, che altrimenti rimangono solo piccoli interventi in ambiti completamente slegati tra loro.
Come Acquirente Unico, questo è stato il nostro obiettivo nella creazione e realizzazione del Sistema Informativo Integrato, oggi pienamente operativo.
Si è trattato infatti di creare un sistema di condivisione dei flussi informativi, la cui caratteristica principale è l’interoperabilità, tra tutti gli attori del settore elettrico e del gas.

SPIEGAZIONE SII: COSA FA

Il SII è basato su una banca dati a livello nazionale dei punti di prelievo e dei dati identificativi dei clienti finali (Registro Centrale Ufficiale) con la funzione di rendere più efficiente lo scambio dei flussi informativi fra i diversi operatori, migliorare la qualità delle informazioni scambiate e fornire strumenti di monitoraggio su eventuali comportamenti anomali del mercato.

Il RCU è una realtà:  raccoglie i dati di circa 37 milioni di utenze elettriche e 22 milioni di utenze del gas. Tale banca dati è aggiornata in relazione ai principali processi commerciali del settore (attivazioni, disattivazioni, cambio di fornitore etc.).

Da inizio anno il SII raccoglie anche  i dati di misura dei consumi elettrici per i punti di prelievo trattati orari.

È in corso la sperimentazione del processo di voltura per il settore elettrico, che sarà rilasciato in produzione dopo l’estate.

Nel 2016 è prevista la gestione del processo di switching attraverso il SII, che permetterà l’esecuzione del cambio di fornitore in modo veloce, passando dagli attuali 2/3 mesi alle 3 settimane.

Il vero valore aggiunto del SII è costituito dalla semplificazione della condivisione con gli operatori di mercato delle informazioni e dei dati da utilizzare nell’ambito di ciascun processo: ciò  implica la possibilità di identificare in modo corretto le responsabilità di ciascuno in termini di qualità, disponibilità ed utilizzo corretto dei dati trattati, aspetti cardine per l’operatività del sistema.

Poi, certo, ognuno mantiene i propri sistemi, i propri meccanismi d’azione, le proprie procedure, la propria operatività quotidiana, che deve essere strutturata e dimensionata sulle caratteristiche e le necessità del singolo soggetto. Ma al momento in cui ci si interfaccia, quando deve essere garantita a tutti la possibilità di parlare con tutti, allora è chiaro che l’infrastruttura e la modalità di interconnessione deve essere terza, indipendente.

Realizzare questa condivisione ha richiesto e richiede molta più capacità e lavoro che non la realizzazione di una mera infrastruttura tecnologica.

DISPONIBILITA ed UTILIZZO DEI DATI DEL SII

Sottolineo che il SII non è stato realizzato in una ottica di “esproprio” dei dati dei vari operatori, ma per consentire che si possano mettere a fattor comune dei flussi informativi che altrimenti sarebbero difficilmente disponibili.

I dati raccolti e trattati dal SII,  costituiscono una fonte integrata e affidabile di informazioni potenzialmente utili a molteplici decisori: l’RCU è una banca dati dei punti di prelievo e dei dati identificativi dei clienti finali… parliamo di qualcosa come 60 (elettrico e gas) milioni di utenze!! E a questo si aggiunge  la gestione delle informazioni relative ai consumi!

La disponibilità di tali informazioni costituisce un driver strategico per le decisioni in molteplici campi, come ad esempio la Pianificazione e verifica degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici,  o la definizione di  interventi di urbanizzazione del territorio e di insediamenti produttivi.

Sono già in corso approfondimenti con ISTAT, CONSIP ed ENEA la definizione di specifici driver decisionali, nell’ambito delle reciproche competenze normative, nel pieno rispetto della privacy e della riservatezza dei dati.